Pinerolo come Gotham?

Facendo riferimento all’articolo pubblicato lo scorso 25 novembre, riprendiamo il discorso riaprtendo dalla tanto discussa VARIANTE PONTE al Piano Regolatore Generale Comunale di Pinerolo.


Dopo aver letto le risposte alle controdeduzioni dei cittadini (pubbicate in data dal comune di Pinerolo) è chiaro perfino ai meno attenti, o ai non addetti ai lavori, che le modifiche al Piano Regolatore cittadino altro non sono che ascrivibili a interessi particolari e proprio per questa ragione non legate ad una visione strategica di sviluppo del territorio capace di dare nuovo slancio e prospettive.

Il nostro parere sembra essere concorde con altre associazioni presenti sul territorio (Italia nostra, Libera Pinerolo, Salviamo il paessagio, Pensieri in Piazza, ecc..). Purtroppo però sono pochissime le persone realmente a conoscenza delle possibili conseguenze di questo strumento in fase di approvazione.

Dalla questione della Variante Ponte ci sembra poi naturale lanciare una nuova riflessione: Possono gli edifici, anche nei nostri contesti, rappresentare l’identità di una città?

L’immagine che accompagna questo post, chiaramente provocatoria, trae ispirazione dal nomignolo assegnato all’edificio al fondo di Corso Torino, rimanda alla città di GOTHAM, dove Batman combatte le sue battaglie quotidiane.

Non a caso la rappresentazione di un contesto fortemente degradato dal punto di vista morale come quello del fumetto americano, passa proprio dalla descrizione fisica delle sue strade, dalla sua pulizia, dalla sua rappresentazione atmosferica sempre avvolta dalla nebbia e piovosa.

Allo stesso modo, ci siamo affidati a questo tipo di rappresentazione per rendere più efficace e immediato il nostro messagio: può in questo caso il “Pipistrello” e il suo stato di abbandono, posto all’ingresso del centro urbano di Pinerolo, contribuire ad alimentare un immaginario negativo della città e infine riflettere lo stato in cui si trovano i suoi abitanti?

Perchè perseguire l’obiettivo del recupero e la trasformazione di questo edificio creando un ennesimo centro commerciale con ulteriori ricadute sul tessuto urbano circostante senza pensare a come riqualificare edifici o porzioni di città dal forte valore culturale, storico e sociale, oltre che architettonico?

Esiste una relazione tra il malessere diffuso e l’apatia di una comunità con il contesto in cui questa vive tutti i giorni?

Ovviamente l’ultima è una domanda retorica, alla quale è inutile dare risposta!

Perchè allora non investire energie, risorse e sforzi politici e dei cittadini attivi per contribuire a riportare ottimismo e soprattuto la Bellezza?

Una città bella e sicuramente una città amata e curata dai propri cittadini. E più questo senso di appartenenza è radicato, tanto più sarà facile che i cittadini si adoperino per mantenere alta la sua qualità estetica e funzionale, con conseguenti benefici per loro e per le persone che vengo in visita.

Partiamo allora dalle piccole cose, dai dettagli, da tutti gli angoli di città che sono dimenticati ma che portano con sé storie, ricordi e immaginari positivi condivisi, che potrebbero essere riattivati o recuperati; con l’obbiettivo di ristabile una qualità diffusa, una bellezza a portata di tutti!

Sull’importanza della partecipazione nell’ambito delle trasformazioni urbane, concludiamo riprendendo la modifica alla legge regionale 56 del 1977 sulla Tutela ed uso del suolo recentemente integrata e modificata dalla l.r. n°3 del 2015; proprio nei suoi primi articoli. Ciò è proprio quello che auspichiamo; la progettazione urbanistica è troppo importante per essere fatta dalla soltanto dalla politica, ma dovrebbe essere fatta da chi la città la vive!

Art. 1 bis. (Articolo nuovo rispetto alla l.r.56/1977)

(Copianificazione, partecipazione e sostenibilità)

2. I processi di formazione degli strumenti di pianificazione sono pubblici; l’ente che li promuove garantisce l’informazione, la conoscenza dei processi e dei procedimenti e la partecipazione dei cittadini agli stessi, assicurando altresì la concreta partecipazione degli enti, dei portatori d’interesse diffuso e dei cittadini, singoli o associati, attraverso specifici momenti di confronto.

Art. 3 (Sostituzione dell’ articolo 2 della l.r.56/1977)

(Soggetti della pianificazione del territorio)

1. I soggetti della pianificazione del territorio sono:

a) la Regione;

b) le province e, ove istituita, la città metropolitana, per quanto attribuito dalle disposizioni in materia di enti locali;

c) i comuni o le forme associative che svolgono la funzione in materia di pianificazione urbanistica.

Guardiamo spesso a esempi lontani

Forse, secondo il nostro parere e confrontandoci con altre realtà locali quali (Italia Nostra, Pensieri in piazza, Libera), ci siamo accorti che questi punti siano ad esclusivo vantaggio di singoli imprenditori locali e che siano in fase di attuazione solo perché il Comune punta a far cassa mettendo in secondo piano le necessità reali della città… Con la foto di copertina del seguente articolo abbiamo voluto fare appunto una provocazione: è più utile salvaguardare un edificio di nessunissimo valore al fine di trasformarlo in un ennesimo centro commerciale (ci riferiamo all’edificio denominato “pipistrello” che sorge al fondo di Corso Torino di fronte al Mac Donald) o sarebbe più utile investire le risorse attuando degli incentivi che vadano a salvaguardare edifici privilegiati dal potente valore storico, culturale e architettonico?


La provocazione rimanda, traendo ispirazione dal nome, alla città di GOTHAM CITY, dove Batman (uomo pipistrello) combatte la radicata e forte criminalità presente nella città. La città di Gotham è molto pericolosa e sanguinolenta ed è infatti rappresentata come una città buia, sporca, scandita da vie strette e molto trafficate: è una città “brutta” fortemente cementata ed è proprio questa rappresentazione a rendere maggiormente efficace il messaggio. Quello che volevamo presentare noi è proprio questo:

Se l’edificio simbolo che si osserva all’ingresso di Pinerolo è proprio l’edificio “pipistrello”, quale immagine complessiva assume Pinerolo?

Può questo edificio, assieme ad altri contribuire, nel rendere la città “brutta”, generare un malessere urbano e sociale?